Nero e l´albero dei ricordi, azzurra l´aria

I furori sentimentali dell´adolescenza e della gioventú durante i giorni dell´ultima guerra. L´intrecciarsi della vita con la Storia e le sue tragedie. Un romanzo dalle sequenze magistrali capace di evocare con leggerezza, di raccontare con passione, di commuovere intensamente. La storia inizia nel 1941 e termina negli anni Sessanta. Al centro c´è la guerra e il suo stravolgimento epocale. Il suo impatto su una "famiglia felice": un padre industriale, una madre giovane e bella, tre ragazzi di cui due saranno adulti alla fine del libro. Una città, Roma, dove le grandi costruzioni fasciste si affiancano ai grandi palazzi dei Papi e ai quartieri residenziali costruiti dai piemontesi dopo l´Unità d´Italia. Giulia, la sorella piú piccola, è lo "sguardo narrante" anche se a volte questo "sguardo" appartiene ad altri, a Ludovico, il fratello maggiore. O a uomini e donne il cui destino si intreccia a quello della famiglia come strade che convergono irresistibilmente verso uno stesso punto. Una famiglia disgregata e stravolta da una sconfitta che anche se annunciata, esplode come un meteorite l´otto settembre del 1943. Nel libro si mescolano amori adolescenziali e sciocchi, amori trasgressivi, amori passionali e senza futuro. Il sottofondo è una tragedia sempre accennata che si svelerà solo alla fine, dopo che le esistenze dei vari personaggi si saranno ricomposte in un ordine. L´ordine degli anni Sessanta e del boom economico. Con questo romanzo Rosetta Loy raggiunge il vertice di un percorso che a partire dalla Bicicletta, si è delineato come un forte impegno narrativo a ripercorrere gli anni della recente storia italiana attraverso gli intrecci familiari e i ricordi di vita quotidiana. Evidenziando come il Male, anche se sempre presente, poteva essere vissuto con ingenuità, senza consapevolezza, soprattutto dai ragazzi di allora.